Come si usa Lavonase?

Lavonase è il dispositivo medico, monouso sterile brevettato, per l’irrigazione delle cavità nasali e del rinofaringe, che rimuove il catarro e aiuta a curare e prevenire il raffreddore e la sinusite.

A cosa serve Lavonase?

Lavonase è un dispositivo monouso sterile per il lavaggio delle cavità nasali e della rinofaringe con soluzione fisiologica sterile che serve a rimuovere il catarro, ma anche ad eliminare il polline, le altre sostanze causa di allergie respiratorie e le polveri da smog.

Quali conseguenze si ottengono dalla rimozione del catarro?

La rimozione del catarro mediante l’utilizzo del dispositivo monouso sterile Lavonase, aiuta a curare e prevenire il raffreddore, la sinusite, la sindrome rino-bronchiale, le tubariti, le otiti medie e le cefalee rinogene.

E dall’eliminazione di sostanze causa di allergie respiratorie?

L’eliminazione del polline o di altre aiuta a curare le allergie delle vie respiratorie come riniti e rinosinusiti.

Cosa accade alla respirazione nasale?

Lavonase è un dispositivo monouso sterile capace di migliorare la funzione olfattoria, in presenza di flogosi catarrale, e di aiutare a trattare il russa mento. A ciò consegue l’ottenimento di una respirazione nasale migliore.

E se si è in presenza di patologie ostruttive delle cavità nasali?

Lavonase è utile anche al trattamento di patologie delle cavità nasali con ristagno di secrezioni catarrali e/o croste che contribuiscono, insieme all’edema della mucosa, ad ostruire le cavità nasali, con conseguente difficoltà respiratoria.

Chi lo può utilizzare?

Il dispositivo Lavonase può essere utilizzato da adulti e bambini (a partire dai due anni di età). Aiuta anche i soggetti che ne soffrono, a trattare il fenomeno del russamento.

E’ utile ai soggetti fumatori?

Il dispositivo utile per il lavaggio delle cavità nasali Lavonase, è utile anche ai soggetti fumatori, poiché migliora la clearance muco-ciliale.

Come si utilizza Lavonase?

La soluzione fisiologica contenuta nella sacca deve essere portata a temperatura di 35/40°C prima dell’uso. Durante tutta la fase dell’irrigazione nasale, nella quale l’ugello va inserito nel vestibolo nasale fino all’area della valvola nasale, determinandone la dilatazione e permettendo, così, una migliore propagazione della soluzione all’interno della cavità nasale. La testa deve rimanere inclinata in avanti durante tutta la fase dell’irrigazione: in tal modo la soluzione percorre anche il meato medio e superiore penetrando, anche se in piccola quantità, all’interno dei seni paranasali. La respirazione, inoltre, avviene attraverso la cavità buccale che deve rimanere aperta.

Come si utilizza nei bambini?

Nel bambino, durante le prime irrigazioni, si deve prestare molta attenzione ad interrompere spesso l’irrigazione nasale per dargli il tempo di respirare dal naso.

Da cosa è costituito ogni dispositivo?

  • Un sistema di deflusso monouso sterile, che comprende un tubo,  della lunghezza di 60 cm, collegato da un lato ad un perforatore e dall’altro ad un ugello irrigatore;
  • Una sacca, contenente soluzione fisiologica 0,9% NaCl sterile, fornita di una valvola per l’eventuale inserimento di farmaci e di una seconda valvola in cui viene inserito il perforatore del sistema di deflusso.
  • Un ugello che va inserito nel vestibolo nasale fino all’area della valvola nasale determinandone la dilatazione e permettendo, così, una migliore propagazione della soluzione all’interno della cavità nasale.

Perché è necessario scaldare la sacca?

La soluzione della sacca va portata alla temperatura di circa 35/40° poiché il lavaggio a questa temperatura è in grado di fluidificare la secrezione mucosa o muco purulenta, favorendone la rimozione. Favorisce, inoltre, il ripristino del movimento ciliare e quindi del trasporto mucociliare.

Perché preferire Lavonase a un lavaggio nasale “casalingo”?

La pressione alla quale viene effettuata l’irrigazione nasale è determinata dal dislivello fra il contenitore della soluzione ed il naso del soggetto e dal momento che la lunghezza del tubo di collegamento fra il contenitore e l’ugello è di 60 cm circa la pressione della soluzione che percorre le cavità nasali ed il rinofaringe potrà essere al massimo di 60 cm di H2O. La forma dell’ugello a campana a sezione ellittica, il corpo cavo in materiale morbido ed elastico e la possibilità di schiacciarlo manualmente, favoriscono l’inserimento e l’adattamento dell’ugello a vari tipi di vestibolo nasale in modo da adattarvisi e fare tenuta aderendo alle pareti del vestibolo. L’apice dell’ugello, lungo l’asse maggiore, è fornito di tre canalini tra loro divergenti verso la cavità nasale, in modo da ottenere una propagazione a ventaglio della soluzione all’interno della cavità nasale nella direzione dei tre meati. La forma ellittica con i tre fori disposti a raggiera lungo l’asse maggiore dell’ugello consente di inserire l’ugello nel vestibolo nasale con i fori orientati sempre nella direzione dei tre meati. L’ugello irrigatore, inoltre, alla base presenta un bordo il quale serve ad impedire che l’eventuale reflusso di soluzione lungo il tubo di adduzione non raggiunga le dita che stringono il tubo. Tutto questo non sarebbe possibile con l’utilizzo di una semplice siringa in maniera “casalinga”. La sterilità della soluzione e del sistema di deflusso riveste molta importanza in quanto la mucosa nasale assorbe rapidamente le sostanze con le quali viene a contatto e non può essere sostituita da una semplice soluzione creata unendo acqua e sale in maniera approssimativa. Data la complessità della struttura anatomica naso-sinusale, inoltre, se la soluzione non è sterile, si possono facilmente sviluppare fenomeni flogistici.

Quali sono le confezioni disponibili?

  • n°6 dispositivi per irrigazione nasale e n°6 sacche da 250 ml di soluzione fisiologica sterile
  • n°5 dispositivi per irrigazione nasale e n°5 sacche da 500 ml di soluzione fisiologica sterile
  • n°12 dispositivi per irrigazione nasale e n°12 sacche da 250 ml di soluzione fisiologica sterile
  • n°42 dispositivi per irrigazione nasale e n°12 sacche da 250 ml di soluzione fisiologica sterile

In quali altre situazioni è utile Lavonase?

Prima di sottoporre il soggetto a terapia aerosolica, in quanto l’eventuale presenza di secrezioni ne potrebbe interferire con l’attività terapeutica. Prima e dopo intervento chirurgico al naso, ai seni paranasali, alle adenoidi e/o tonsille. Come prevenzione: i soggetti che praticano questo metodo hanno minori possibilità di sviluppare una patologia infiammatoria naso-sinusale, dell’orecchio medio e delle basse vie respiratorie.

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